Plastica Viva 2

 

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Lei è li, immobile, su quel marciapiede spento,
Sotto una pioggia di desideri liquidi-
Rigida Barbie dai capelli di nylon luccicante, vestita di grandi firme fake
E spogliata della sua vitale essenza, stuprata dai vizi e dai Media-
La sua maglia di raso mediocre lascia intravedere incertezza e lussuria:
Polimeri inorganici infilzati nel petto, pesanti centinaia di euro,
I suoi occhi di denso oceano truccati di cemento e peccato,
Le sue labbra di acido ialuronico, storie d’amore e sesso-
Pelle di vetro e latte si spacca ad ogni bisbiglio, ad ogni giudizio
Si scioglie alla vista del sole, come un vampiro di ghiaccio
Succhiatore di complimenti al miele amaro, e sangue alla fragola Mock-
La sua carne intatta come una fredda bistecca esposta in una bancarella di paese,
Attende impietrita apprezzamenti bollenti da malfamato Night Club-
Ferma e assente, eretta come un soldato che si difende dall’infezione del tempo
Riceve in silenzio chicchi e schizzi di pioggia, di sperma e di Botox
Bagnata e annoiata, come una prostituta avida e sempre inappagata,
Sotto i riflettori di un aspro sipario urbano di lampioni giallo limone-
Attende … solitaria … sotto il pianto insaziabile di nuvole cremose:
Dolcificanti grigio perla per i suoi fiumi interiori di fiele,
Per i densi canali di neurotossine e districanti per grovigli al silicone-
Petali appassiti di pensieri, crisantemi lasciati solitari morire
Nella terra arida della superficialità, seccati dal sole gelido dell’apparenza-
Ormai plastica viva è la sua anima, masticata dalla ruggine la bilancia della ragione:
Lei è spaventata, come una bambina ingenua, che abbracciando il suo orsacchiotto
Imbottito di denaro in nero e debiti, per proteggersi, dal mostro oscuro dell’essere-
Incerta della vita, mortificata dal riflesso ringhiante del suo specchio,
Attenderà tutta la vita sul marciapiede ruvido della sua esistenza,
Nella sala d’aspetto della fredda clinica dell’invecchiamento
La morte vestita con maschera e camice su misura verde speranza
Mentre regge sicura tra le sue mani, una falce brillante con lama di Bisturi.

Elena Caldera

 

 

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