… E il cielo era così vicino da poter sentire il suo respiro, da poter udire i sussurri imploranti della stelle desiderose di essere afferrate e trasportate accanto a te, sul guscio antico della terra, per divenire anch’esse umane, per insegnarci a brillare. O forse era solo l’ambizione di rapirti, persuadendo l’anima e aspettando tu afferrassi le loro braccia ardenti donandoti il privilegio di unirti ad una platea dorata, e divenire con loro spettatore divino dalla consistenza infuocata.
Elena Caldera